Isola S. Andrea (Gallipoli)

A circa due chilometri dal centro storico di Gallipoli, vi è l'unica isola degna di questo appellativo: l'Isola di Sant'Andrea.
Si tratta di una riserva naturale estesa per circa cinque ettari, interamente pianeggiante e che non supera i tre metri dal livello del mare. Questo fa si che con le numerose  mareggiate, l'isola è costantemente spazzata dalle acqua che lasciano molto sale e di conseguenza, non vi nasce vegetazione. Per questo motivo i Messapi la chiamarono Achtotus, che viene tradotto in "Terra Arida". L'attuale nome,  fu dato dai bizantini quando costruirono una chiesetta dedicata al santo.

Nel 1866, sull'isola fu realizzato un grande faro, rimasto in attività fino al 1973. Fino al 2005 rimase in stato di abbandono totale, fin quando il
Ministero della Difesa effettuò una ristrutturazione  che nel 2006 riportò in funzione il faro, con luci più fortii ed alimentate da pannelli solari.

Anche se alloggia  una riserva naturale  è quindi vietato approdarvi o sostarvi, l'isola di Sant'Andrea è dotata di due approdi. Non avendo interferenze dettate dall'uomo, ad abitare l'isola ci pensa una specie di gabbiani chiamata "corso".