Grado nasce tra la laguna e il mare su di un grande isolotto collegato alla terraferma da un ponte mobile. Il porto è racchiuso tra due dighe, quella di levante e quella di ponente: quest'ultima è arretrata rispetto a quella di levante, ed è in gran parte immersa nel banco di sabbia denominato "il Tragio"; è segnalata, a pochi m dalla sua estremità, da un fanale a lampi bianchi con settore rosso su briccola che individua, con il suo settore bianco, il canale di accesso nel quale bisogna transitare di notte con la massima attenzione.
La diga di levante è il prolungamento della lingua di terra dove sorge l'abitato di
Grado.
L'avvicinamento alle dighe è guidato e facilitato da un canale di accesso, delimitato da briccole: i fondali di questo canale sono dragati a circa 3 m e vengono periodicamente escavati.
All'interno del porto di Grado vi sono 5 approdi: Porto S.Vito, la Scuola di Vela della Lega Navale Italiana, il
Centro Nautico San Marco, Marina Le Cove e il Marina di Aquileia.
Pericoli: bassi fondali e presenza di secche al di fuori del settore bianco del fanale. E' sconsigliato l'accesso al porto di Grado con cattivo tempo, in particolare con vento e mare provenienti dai quadranti meridionali.
Accesso: per l'atterraggio al porto, le imbarcazioni devono portarsi sulla boa foranea posta in 45°39',6 N - 13°20',9 E, quindi lasciarla a poppa e proseguire la navigazione con Rilv 035° nel canale di accesso, largo circa 300 m nella parte superiore, segnalato a destra e sinistra da briccole distanti tra loro 75 m.
Fondali: in banchina da 1 a 2,5 m.
Tel: 0431-80050
Mail: grado@guardiacostiera.it
1730 pb (<25 m)